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lunedì 28 settembre 2020

PROVOCATORI SERIALI (formula n.38)

 




PROVOCATORI SERIALI

La formula energetica di questi giorni, dal 29 settembre al 3 ottobre è

 

HA’MIYAH


    


La lettera centrale, ‘AYN ע , ha un suono gutturale appena accennato, quasi soffocato, che simboleggia un’intuizione proveniente da una cavità profonda dalla quale scaturisce una vibrazione cavernosa, e al primo impatto temibile, come se ci trovassimo in una storia misteriosa dove siamo coinvolti in prima persona. Ogni luogo che possiede una struttura echeggiante in un’atmosfera buia, è un terreno fertile per una sorgente incantatrice e luminosa in cui avviene una rinascita spirituale: il dentro e il fuori si fanno più chiari.
‘AYN è l’occhio, la sorgente e l’orecchio interiore di noi esseri umani, che ci permette di distinguere chiaramente gli eventi esterni nei quali siamo complici in prima persona.
La 
CHEITH iniziale rappresenta la fatica, il lavoro, la legge e anche la ribellione, intesa come provocazione intellettuale, al fine di aprire un dibattito critico e intelligente, all’apparenza presuntuoso e arrogante, ma che in realtà vuole chiarire alcune contraddizioni di un sistema nel quale ci sentiamo intrappolati.
Un dialogo “intelligentemente provocatorio” è uno strumento spiazzante, molto persuasivo ed emozionante.
La MEM in terza posizione è un’energia avvolgente che conduce a qualcosa di nuovo: una terra, un’idea, un traguardo.
Permette di vivere liberamente le emozioni e incita a depurare gli spazi "paludosi" della nostra interiorità e anche dell’ambiente in cui viviamo.
Poiché un’altra mia passione è la pittura, non posso non citare in questo articolo il pittore Michelangelo Merisi, il Caravaggio, nato il 29 settembre del 1571, un giorno cuspide in cui agiscono due formule energetiche: questa e la precedente‘ANYEL.
Caravaggio morì nel luglio del 1610 a soli 38 anni e a mio parere la formula energetica che ha influito maggiormente su di lui è proprio quella di Ha’miyah.
I suoi dipinti spaventosamente realistici e schietti, fatti di luci ed ombre risolute, che nessun altro pittore dell’epoca aveva mai realizzato, parlano, emozionano, aggrediscono la coscienza dell’osservatore.
Caravaggio rifiutava i canoni di pittura di quell’epoca, scandalizzava e provocava la società dipingendo scene in cui i personaggi ritratti, ovvero la gente comune e in modo particolare gli emarginati e le prostitute, si trasformavano in santi e vergini.
Ciò che Caravaggio metteva in totale luce erano i visi dei soggetti, perché è proprio dal viso che meglio viene percepita l’intensità di un’emozione, soprattutto quando si tratta degli aspetti interiori più inquieti come rabbia, angoscia e terrore, di cui il Caravaggio stesso soffriva.
Nei dipinti scuri, creati con le sue estreme e compresse emozioni, emergevano dettagli estremamente chiari e perfetti, così provocanti, ma così veri e liberi, tanto da ipnotizzare, riscaldare e avvolgere l’animo umano.
Caravaggio, uomo privo di schemi e condizionamenti fu l’esponente rivoluzionario della luce e del puro realismo.
Ha'miyah ci offre questa possibilità, ovvero  di mettere in luce i nostri lati più “sgradevoli e velenosi”

Heth + ('ayn)+ mem+ hè  ח(ע)מה  
significa proteggere 
ma anche ira, calore, veleno

Filippo Neri, proclamato Santo dalla Chiesa cattolica nel 1622, 
disse a Caravaggio: 
“Vedo in te due lupi che lottano uno contro l’altro 
e devono sbranarsi a vicenda." 
Caravaggio rispose: “Quale dei due riuscirà a vincere?" 
Filippo Neri ribattè: “Quello che tu avrai nutrito di più”








giovedì 24 settembre 2020

IO SONO UN VASCELLO (formula n. 37)

 




IO SONO UN VASCELLO 

L’essere umano è davvero complicato, eppure la sua struttura è semplice.
Ha una predisposizione genetica molto talentuosa e una necessità fisiologica a stringere legami con i suoi simili, stabilire contatti, proteggere.
Tutti fattori che instaurano nella mente una certa sicurezza e benessere.
E allora perchè gli esseri umani sono sempre meno connessi e sempre più egocentrici e competitivi?
Probabilmente perché molti di loro rinunciano alla loro intelligenza e non fanno fruttare i talenti?
Sì, se la prendono comoda demandando tutto ad altri, sicuri che ci sarà sempre qualcuno che si prenderà cura di loro e che tristemente deciderà per loro.
Ma perché rinunciare allo sviluppo dei  propri talenti?
Certo, scoprirli e coltivarli costa tempo, fatica, incertezza, e timore che una volta manifestati, non vengano apprezzati; invece è importante  identificarne l’esistenza, e chi pensa di non averne si sbaglia. 

'ANY'EL





  la formula energetica che agisce dal 24 al 29 settembre,
è una bella via da seguire per scoprire i propri talenti, una guida preziosa di efficace spirito critico.
Aleph = coraggio, potenzialità, iniziativa, progetto, plasmare la materia, modellare, coinvolgere,
Nun = costruire, fare, coltivare, successo
Yod = lungimiranza, rischio, idea, prospettiva, visibilità

Il talento è un dono ( נתינה-netinah, dalla radice di dare, nominare נתן-natan) che ci dà la possibilità di modellare, ri-modellare, costruire, coltivare ciò che ci piace fare e renderlo visibile.
In pratica il talento trasforma ciò che già possediamo.
Dalla nostra nascita tutti noi veniamo “nominati” per produrre qualcosa e renderlo visibile.
Ci viene donata l’estroversione e l’originalità, coefficienti che non ci rendono mai soli, e che  ci danno soprattutto la possibilità di pensare con la nostra testa e di non ripetere all’infinito mantra riciclati o standardizzati.
Approfittiamo di queste giornate e di questo periodo anomalo e "tosto", per metterci in gioco e trasformare “l’oggi precario” in un “domani produttivo”, anche perché… 
siamo sicuri che "il prima" ci andava davvero bene? 
Non aspettiamo che altri decidano per noi, a prescindere dall’esito.
Se non vogliamo più soffrire e vogliamo essere d’aiuto a qualcuno, accettiamo ciò che ci circonda, stiamo con i piedi per terra, sviluppando però pensieri alti e fluidi, coscienti del fatto che più la meta apparirà facile...
meno scopriremo e svilupperemo i nostri talenti.
'Any-el esprime il nostro potere individuale: IO, che in ebraico si dice proprio 'any אני
Queste tre lettere costituiscono anche la radice di "nave,vascello": 
אניה (‘anyh)

Io /‘any/אני 
sono un vascello/’anyh/אניה 
che naviga alla scoperta
dei miei talenti.













lunedì 21 settembre 2020

UN NUOVO ANNO (formula n. 36)

 



UN NUOVO ANNO

Il capodanno ebraico non si festeggia secondo il calendario gregoriano, ma cade 162 giorni dopo il primo giorno della Pasqua ebraica, Pesach, e quest’anno si festeggia dal 18 al 20 settembre.
Le giornate del capodanno o meglio, il capo dell’anno, Rosh Hashanah ראש השנה, sono dedicate al proprio rinnovamento spirituale e sociale.
Durante il Rosh Hashanah vengono rievocate diverse tradizioni, una di queste è il Tashlikh תשליך‎, che significa "gettar via, buttare"
Ogni individuo si reca vicino ad un corso d’acqua dove getta un sasso per simboleggiare la volontà di gettare via fardelli, sensi di colpa e sbagli commessi nell’anno passato e per rigenerarsi.
Durante la cena del Rosh Hashanah si consuma un alimento di alto valore simbolico, il melograno, segno di prosperità e di abbondanza.

E’ interessante la coincidenza del capodanno ebraico 2020 con la formula energetica presente dal 19 al 23 settembre

MANADEL
                             
le cui prime tre lettere, mem+nun+daleth מנד
hanno anch’esse il significato di “buttato, gettato” 

Manadel ci insegna quindi a far pulizia, gettando via le cattive abitudini, quello che ci dà fastidio e che ci rende prigionieri.
Ci dice di costruire con dedizione e prudenza una nuova fase della nostra vita, per raggiungere prosperità, stabilità e benessere fisico.
Una formula che inizia con una forte motivazione interna dalla quale trovare il coraggio di dire di no, di lasciare tutto e di ricominciare, di sviluppare la propria indipendenza per gestire al meglio la nostra vita.
Manadel è una mente prolifica, una navicella che favorisce l’ingresso alla reciprocità e all’alleanza, allo scopo di umanizzare la società, allargando le coscienze in cui gli aspetti repressi non possono più esser imbrigliati, ma sentono il bisogno di uscire e di lasciar fluire l’energia fisica e psichica per ricostruire un diverso approccio nei rapporti con gli altri.
Può essere considerata una diga interiore che trattiene una grande quantità di acqua, elemento legato alle emozioni, regolandone il flusso e la potenza, allo scopo di produrre energia idroelettrica o di distribuirla verso gli acquedotti e i terreni circostanti
Il lato oscuro di Manadel simboleggia una diga/barriera, un rigido confine imposto e da rispettare che impedisce qualsiasi movimento fisico o ideologico.
La rabbia e l’aggressività trattenute e apparentemente protette rischiano di diventare pericolose e sconvenienti perché possono straripare improvvisamente, esponendo la propria vulnerabilità al facile ricatto e al controllo.
  
















venerdì 18 settembre 2020

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA (formula 35)

 





DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Queste sono giornate laboriose perché permeate da una formula energetica “titanica”
KaWaQiyah 

dal 13 al 18 settembre


il cui compito è stabilire l’ordine emozionale.

Nel sistema in cui viviamo, tutti influenzano tutti e tutti siamo influenzati da tutti.
Sin da bambini, ci hanno detto che chi si prende cura delle esigenze o dei problemi degli altri è un altruista, chi al contrario pensa solo e sempre a sé stesso è un egoista.
L’altruismo è connesso alla bontà mentre l’egoismo diventa una forma di cattiveria.
C’è anche chi tiene conto degli altri per non creare conflitti, oppure c’è chi asseconda per avere in cambio qualcosa di utile.
Le relazioni sono comunque tutte utili.
Allora l’altruismo non è proprio il contrario dell’egoismo, in quanto può essere mascherato e malsano, mentre l’egoismo può essere sano.
Un discorso apparentemente banale ma, a tutti gli effetti, è un grande enigma che fa sorgere un’altra domanda: se non ci prendiamo cura di noi stessi, se non conosciamo i nostri desideri, le nostre emozioni, come possiamo prenderci cura degli altri e comprendere i loro desideri e le loro emozioni?
Per risolvere l’enigma non basta porci nella casella degli egoisti o degli altruisti, in base a cosa ci piace essere, ma chiediamoci invece a chi effettivamente le nostre scelte potrebbero portare sofferenza.
Questo richiede una profonda conoscenza di noi stessi e degli altri, e perché ciò avvenga, è necessario trasformare quello che noi chiamiamo comunemente altruismo, in amore per gli altri, e l’egoismo in amor proprio.
Ma come?

Riflettiamo prima di tutto sui nostri obiettivi e desideri e su come raggiungerli, concentrando le energie dentro di noi; in questo modo potremo scoprire che prendersi cura degli altri sia il nostro vero obiettivo, oppure che non lo sia.
A questo punto non ci sarà più distinzione o disordine emozionale.
Kawaqiyah ha una forte influenza su di noi, ci incoraggia ad entrare nel nostro vissuto per riscoprire i nostri “poteri e forze” represse.
Certo, bisogna andare molto indietro nel tempo, imparare a valorizzare le nostre emozioni e a riconoscere i nostri limiti, ovvero che nessuno di noi è solo altruista o solo egoista…
perché è due facce della stessa medaglia.









domenica 13 settembre 2020

GRUPPO TEST INCONSCIO A COLORI -PORTALE ALEFBET.CLOUD – N. 15-


 Il responso di questo test è frutto della mia interpretazione personale, pertanto non fornisce né previsioni né soluzioni per risolvere conflitti interni o esterni, e non è infallibile.Aiuta semplicemente a smuovere qualcosa dentro di te. Questa versione ridotta limita la possibilità di approfondimento, pertanto stiamo lavorando ad un sistema che offra un miglior supporto. 

Energia percepite/scelte


                                             NUN                        YOD                          VAV 

Energia scartata/bloccante 

CARTA N. 6 VAV
Quale sensazione suscita in te? Calore.
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? Il sole.
Chi sono le due donne al fianco del ragazzo? Amiche.
Cosa indica l’atteggiamento del ragazzo? Dubbio.

CARTA N. 10 YOD SCARTATA
Quale sensazione suscita in te? Avventura.
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? La creatura in cima alla ruota.
In che luogo si trova l’imbarcazione? In un'oceano.
La ruota: Gira.

CARTA N. 14 NUN
Quale sensazione suscita in te? Vita.
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? L'anfora.
Oltre al fiore rosso, cosa immagini ci sia nel prato? Degli alberi.


ANALISI 

VAV ו CARTA N. 6
Nella grammatica ebraica la vav rappresenta le congiunzioni “e”, “ma” “se” “cioè”, esprimendo una continuità, un’avversione, un’ipotesi, una spiegazione.
Vav significa chiodo, gancio, simboleggiando sia una connessione di parti diverse, sia un impedimento a muoversi, un ***ostacolo*** fisico o emotivo.
Il CALORE che emana il SOLE, allude ad una forza autorevole che fa da guida, alla razionalità, alla realizzazione personale, ma anche alla sfera dei sentimenti e delle ***emozioni***
Le due donne AMICHE possono indicare una complicità, un contrasto, la tua capacità di ascolto, o una tua necessità di essere ascoltata per riempire un vuoto.
L’atteggiamento ***DUBBIOso*** del ragazzo può rappresentare il fatto che ti stai ponendo una serie di domande per evitare di commettere un passo falso.

YOD י CARTA N. 10
Yod significa mano che indica qualcosa di preciso e quindi che sceglie.
E’ il simbolo dell’azione concreta e durevole, dell’attenzione, della percezione, dell’ampiezza mentale, della visibilità dei propri pensieri e del rischio.
L’AVVENTURA … rappresenta l’ad-venire, cioè le cose che devono venire, prove o esperienze di cui non hai nessuna certezza e sulle quali forse nutri qualche ***dubbio***
La creatura in cima alla ruota che noti come prima cosa nell’immagine può rappresentare una tua elevata aspirazione personale o professionale, caratterizzata dal ***successo***, che vuoi raggiungere al più presto e che richiede molta energia, impegno, controllo strategico e cognizione del rischio.
L’oceano, vasta distesa di acqua in cui si trova l’imbarcazione, simboleggia il contenitore delle tue ***emozioni***, indispensabili per vivere un’avventura.
Il fatto che per te la ruota gira, significa che anche la creatura in cima alla ruota, in una postazione difficilmente attaccabile, prima o poi si potrebbe trovare in una posizione inferiore, esponendosi a “contagi emotivi”, cioè ad una serie di “movimenti” interni ***ostacolanti*** la ***concretizzazione*** del tuo desiderio.

NUN נ CARTA N. 14
La nun è un’energia che costruisce ***concretamente*** e conduce al ***successo***
Aiuta a sostenere carichi pesanti, come per esempio l’anfora che noti come prima cosa nell’immagine, un recipiente dal quale scaturisce acqua, dove ci sono le tue ***emozioni*** che però, rispetto a quelle più libere e mutevoli nell’oceano infinito della YOD, qui vengono soffocate e ridimensionate perché forse troppo irritanti e pesanti da sostenere.
Gli alberi che immagini ci siano nel prato si collegano alla tua VITA e alla tua innata energia sovversiva che vuole evolversi in continuazione, pur rimanendo centrata e ben salda su determinati principi.
L’albero rappresenta la sicurezza, la maturazione psicologica, mentre in senso negativo può essere ***un ostacolo*** immobile che richiede un grande sforzo per essere superato.
Potrebbe fungere anche come riparo dall’eccessiva esposizione al SOLE (vedi vav carta n. 6) che ha rallentato la tua voglia di fare e costruire.

Scartando la yod, carta n. 10, le lettere rimanenti Vav+nun esprimono torpore, indebolimento, senso di irritabilità, che probabilmente ti portano a sentirti priva/o di energia per iniziare l’avventura e costruire.
Oppure l’irritabilità è dovuta dall’esserti accorta/o che l’avventura non è fattibile e la tua voglia di costruire viene “adombrata” dalla chioma degli alberi.

Vav+yod+nun costituiscono una radice che significa oppressione, illusione
Spesso le illusioni trascinano in un gioco ingannevole di velocità, di sviste che fanno risparmiare tempo ed energia, ma nel momento in cui esse cadono, diventando de-lusioni, possono costituire lo stimolo per cambiare la propria strada .
La creatura che sta in cima alla ruota, (vedi yod carta n. 10) in un’apparente zona di comfort, può venire accecata e scottata dal CALORE DEL SOLE, in qualsiasi momento , ed avere bisogno di tuffarsi nell’oceano in cerca di refrigerio.
E’ un’azione che scatena dubbi e paure, ma solo affrontandoli potrai iniziare una nuova AVVENTURA che renderà più stimolante la tua VITA.

Energie che disponi dalla nascita 
                            hè                  lamed              mem

Vedi post sul blog “L’ora blu” formula 23 

N.B. Le parole racchiuse nei simboli *** ed evidenziate con lo stesso colore rappresentano la relazione fra di loro.







 

giovedì 10 settembre 2020

GUERRA E PACE (FORMULA 34)

 



GUERRA E PACE 


LEHEHIYAH



Formula energetica presente dal 8 al 13 settembre

Premessa: il post è un po’ lungo ma, la formula che “aleggia” in questi particolari giorni è utilissima per iniziare a porci domande che ci portano ad uno stato di intesa.
Da che esiste l’essere umano, sembra che la guerra serva per distruggere il “male” e che la pace sia un derivato della guerra per costruire il “bene”.
Detto così sembra che l’una non escluda l’altra, come se la guerra fosse l’unico mezzo per creare la pace.
Eppure, questa paradossale follia pare essere proprio indistruttibile, quasi indivisibile.
Ma esistono veramente elementi indivisibili e indistruttibili in questa complessa antitesi?
Cercherò di dare la mia interpretazione nel modo più semplice, analizzando le lettere ebraiche che formano le parole guerra e pace.

GUERRA si dice milchamà      מ   ל ח מ  ה
(mem-lamed-heth-mem-hè)                      
PACE si dice shalom                                    ש   ל   ם
(shin-lamed-mem finale chiusa )

Guerra inizia con una mem מ energia che al principio di una parola rappresenta il mezzo interiore di una singola unità per arrivare a qualcosa, e come l’acqua fluisce incessantemente amalgamandosi con altri elementi e trasformandosi in qualsiasi cosa: un ruscello limpido e tranquillo può diventare un fiume in piena che spazza via tutto ciò che incontra lungo il percorso, inquinando l’ambiente e l’uomo stesso.

Guerra finisce con una hè ה energia collegata alla coscienza dell'essere, al respiro vitale, (aria).
La hè riduce o amplifica il significato delle lettere precedenti, trasformando la parola in qualcosa di superlativo ed estremo.
Infatti le prime tre lettere della parola, mem+lamed+heth, מלח costituiscono la radice di lacerarsi, polverizzarsi.
In breve, l’aria (hè) asciuga l’acqua (mem) rendendo tutto sterile.
Possiamo dire che la guerra è come un fiume interiore in piena che travolge e affonda il proprio essere.

Pace inizia con una shin ש, energia ardimentosa, desiderosa, che addenta la vita.
La shin è collegata al fuoco, anch’esso trasformatore, ma anche distruttivo.
Pace finisce con una mem ם , e quando la mem si trova alla fine di una parola, oltre che a cambiare forma, trasforma un’azione interiore singola in un’azione generale collettiva, mantenendo comunque le caratteristiche dell’elemento acqua.
Possiamo dire che solo una grande quantità di acqua è in grado di spegnere il fuoco.

La guerra perciò si riferisce ad un’azione interiore individuale, mentre la pace ad un’azione generale collettiva.

Ciò che accomuna le due parole (vedi sopra) sono due energie: mem e lamed, la cui posizione invertita stravolge la loro azione energetica provocando un forte antagonismo.
Nella parola guerra l’interiorità individuale (Mem) si eleva senza limiti (lamed) trasformandosi in egoismo, ancor più amplificato dalla hè finale.
Nella parola pace l’elevazione spirituale di un singolo individuo (lamed) diventa spirito collettivo (mem) altruista, pieno di vitalità e desideri (shin)
Questa prefazione non insegna nulla di nuovo ed eclatante, ma forse può essere d’aiuto per capire meglio perché guerra e pace sono da sempre e saranno per sempre due stati inseparabili. 
Tutto ciò, vi chiederete, cosa c’entra con le energie presenti dal 8 al 13 settembre?
In questa formula energetica sono presenti tre lettere che compongono la parola guerra, ma se queste energie vengono ben utilizzate possono trasformarsi in pace solo se TUTTI mettiamo in atto una presa di coscienza.
La lamed ל iniziale è simbolo di espansione, di sviluppo in differenti direzioni, di studio e ricerca, di altruismo e libertà.
La zona buia della lamed è incatenamento, schiavitù, servilismo, indifferenza, egoismo, sempre senza limite.
La heth ח finale rappresenta la vita, l’impegno, lo sforzo, la legge.
Il lato ombra sono la prigionia e la paura.
Per equilibrare queste due forze deve attuarsi una presa di coscienza tramite la hè ה

Lehehiyah è un appello alla pace 
in questo periodo buio, 
per evitare indifferenza e incomprensioni 
tremende come la guerra.

"Quanto maggiore appare la necessità
tanto minore appare la libertà. E viceversa."

"Non vi è fetore al quale l'olfatto non finisca per abituarsi,
non vi è rumore al quale l'udito non possa assuefarsi
né mostruosità che l'uomo non abbia imparato
a considerare con indifferenza"
cit. Lev Tolstoj nato il 9 settembre 1828











mercoledì 9 settembre 2020

GRUPPO TEST INCONSCIO A COLORI -PORTALE ALEFBET.CLOUD – N. 14 -

 


 Il responso di questo test è frutto della mia interpretazione personale, pertanto non fornisce né previsioni né soluzioni per risolvere conflitti interni o esterni, e non è infallibile.Aiuta semplicemente a smuovere qualcosa dentro di te. Questa versione ridotta limita la possibilità di approfondimento, pertanto stiamo lavorando ad un sistema che offra un miglior supporto. 

Energia percepite/scelte

                              beth                                yod                    mem

Energia scartata/bloccante


MEM מ CARTA N. 13 SCARTATA
Quale sensazione suscita in te? Spiritualità.
Qual' è la prima cosa che hai notato nell'immagine? Il fiore rosso.
Cosa fa la figura nell'immagine? Sorride.

YOD י CARTA N. 10
Quale sensazione suscita in te? Obiettivo
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? La creatura in cima alla ruota.
In che luogo si trova l’imbarcazione? In un oceano.
La ruota: Gira.

BETH ב CARTA N. 2
Quale sensazione suscita in te? Curiosità.
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? Il libro.
Che libro tiene fra le mani? Trattato di scienza.
Davanti alla donna: Non c'è nessuno.
La donna: Sta aspettando una risposta.
In che luogo si trova? In un castello.
Cosa immagini ci sia dietro la tenda blu? Una finestra.

ANALISI 

MEM מ CARTA N. 13 SCARTATA
LA SPIRITUALITÀ che l’immagine suscita in te sottolinea che in questo momento senti la necessità di effettuare una ricerca attiva, un’esplorazione interiore (CURIOSITA’) per comprendere chi sei, in quale direzione stai andando e quale valore ti dà la possibilità di raggiungere l’OBIETTIVO che ti sei prefissata/o.
La mem ha molti significati e quando si trova all’inizio di una parola rappresenta il mezzo per arrivare a qualcosa e come l’acqua fluisce e si amalgama con altri elementi trasformandosi.
La mem rappresenta l’origine di tutte le ***emozioni*** che scorrono dentro di te senza mai fermarsi.
Il fiore rosso che noti come prima cosa rappresenta il dinamismo, la volontà di vincere, la rivoluzione innovativa, ma anche la competizione soprattutto con te stessa/o.
La figura dell’immagine che sorride rimanda allo sblocco di una situazione, all’allentamento di una tensione, oppure può rappresentare una maschera indossata per nascondere una sofferenza, ed ancora indicare eccessiva ###rigidità###

YOD י CARTA N. 10
E’ un’energia che ti appartiene dalla nascita.
Yod significa mano che indica qualcosa di preciso.
Esprime una particolare capacità di attenzione e percezione e la voglia di rendere visibile il proprio OBIETTIVO.
E’ l’energia dell’azione e anche del rischio.
La creatura in cima alla ruota, che noti come prima cosa nell’immagine, rappresenta la tua acuta osservazione, il saper ***tenere sotto controllo*** la tua vita ed essere pronta/o al ***rischio.***
E’ come uno spirito libero, ma ### fermo nelle sue idee e posizioni ### svincolato da identificazioni e condizionamenti.
L’oceano simboleggia il luogo delle ***emozioni*** e, il fatto che per te la ruota gira, significa che anche la creatura in cima alla ruota, e quindi in una postazione ***elevata e difficilmente attaccabile***, prima o poi si venga a trovare in una posizione inferiore esponendosi a ***contagi emotivi***, catapultando tutta la sensazione di sicurezza.

MEM+YOD מי significa “Chi?” “Chiunque”, indicando qualcosa di vano. Rappresenta anche l’idea di qualcosa che fluisce e che si trasforma.

BETH ב CARTA N. 2
Grammaticalmente significa dentro, all’interno di… tramite …utile a…ed è collegata alla tua interiorità, la tua parte più intima
La curiosità, che suscita in te l’immagine, indica la voglia di ricerca per trovare risposte alle domande che ti poni.
La curiosità è ***rischio*** e senso critico, ma soprattutto è il motore di ogni scoperta, anche scientifica, tanto è vero che il libro che la donna tiene tra le mani è un trattato di scienza.
In ebraico scienza si dice MADA' מדע, vocabolo che inizia proprio con una mem, l’energia che amalgama diversi elementi. Le lettere successive indicano la diffusione delle scoperte, il loro approfondimento e se necessita una umile ### rivalutazione ###
La donna è sola in un castello, simbolo di una costruzione ***elevata e difficilmente attaccabile*** che protegge da ***contagi emotivi***
Dietro la tenda c’è una finestra:
utile per aprirsi, esporsi e disporsi al dialogo (rivalutazione)
oppure
strumento tramite il quale continuare a ***tenere sotto controllo*** rimanendo comunque ###ferma nelle tue idee e posizioni? ### (come la posizione quasi intoccabile della donna nell’immagine)

YOD+BETH יב significa un grido, un lamento

L’obiettivo mette in moto le emozioni, la curiosità è un rischio, ma con lei inizi ad interrogarti su di te  e inoltre sfidi il mondo.
La spiritualità, cioè il tuo personale modo di vivere, è il mezzo per gestire tutte le tue emozioni, cioè la tua vita.
La mem carta n. 13 che hai scartato ti sta gridando di non privarti della tua natura e di non aver paura ad abbandonare ciò che ””conosci ”” per entrare nello ””sconosciuto.””

Le energie di cui disponi dalla nascita (formula n. 44) 

Yelahiyah
                                          hè                     lamed                       yod 

Nel mio libro scrivo:
...il movimento costante, l'attenzione ad ogni pensiero… che trasforma in una realtà ””visibile (yod)””… spingersi sempre oltre, non accontentarsi …cambiare prospettiva (lamed)… scoprire ciò che è ””invisibile (hè)””…

Le parole racchiuse nei simboli *** - ### -”” ed evidenziate con lo stesso colore
rappresentano la relazione fra di loro.








domenica 6 settembre 2020

GRUPPO TEST INCONSCIO A COLORI -PORTALE ALEFBET.CLOUD – N. 13 -

 

 Il responso di questo test è frutto della mia interpretazione personale, pertanto non fornisce né previsioni né soluzioni per risolvere conflitti interni o esterni, e non è infallibile.Aiuta semplicemente a smuovere qualcosa dentro di te. Questa versione ridotta limita la possibilità di approfondimento, pertanto stiamo lavorando ad un sistema che offra un miglior supporto. 

Energia percepite/scelte

                                   phè                       tzadè                 mem

Energia scartata/bloccante
                                              
La prima lettera/carta che hai scelto, MEM מ, è un’energia di cui tu disponi dalla nascita in modo “eccedente”, perchè si ripete nel nome due volte. 

I Ma Mi yah (formula n. 52)

                                               mem                    mem                    'ayn

Le due MEM finali e consecutive indicano un’azione rivolta alla collettività. Spronano a staccarti da un ambiente stretto e soffocante per cercare di realizzare un grande progetto a favore del sociale.
In riferimento alle tue energie, nel mio libro io scrivo: “Le due mem consecutive diffondono ***una luce rivelatrice*** che sprona a maturare, ad abbattere ogni forma di egoismo, attraverso una metamorfosi: proprio come avviene per il bruco chiuso nel suo bozzolo ^^^al buio^^^… che si trasforma in farfalla… acquistando la libertà e vedendo finalmente ***la luce***”

ANALISI

CARTA N. 13 MEM SCARTATA
Quale sensazione suscita in te? Coraggio.
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? Il fiore rosso.
Cosa fà la figura nell'immagine? Ascolta il rumore del mare.

CARTA N. 18 TZADE’
Quale sensazione suscita in te? Calma.
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? Il fiume.
Com’è l’acqua? Limpida.
Dietro la curva del fiume c'è: Qualcuno che ti aspetta.

CARTA N. 17 PHE’
Quale sensazione suscita in te? Gentilezza.
Qual'è la prima cosa che hai notato nell'immagine? La luminosità della scena.
Cosa sta facendo la donna? Insegna qualcosa.

MEM מ CARTA N. 13
La mem è come un contenitore ***protettivo*** che in basso ha una fessura attraverso la quale puoi uscire quando vuoi, come fare una scivolata nelle tue origini e rinascere, cioè ti stacchi da qualcosa al quale sei legata/o per andare alla ricerca di nuovi ***orizzonti***
***Ascolta il rumore del mare***, indica che sei molto attenta/o ad ***ascoltare*** a cogliere un sussurro, un movimento, una presenza anche lontana.
Quando la mem si trova all’inizio di una parola indica un’azione interiore per mezzo della quale arrivare a… per te è 
IL CORAGGIO, un’azione del cuore, che parte cioè dall’interiorità, dalle tue forti emozioni e da una vitalità nascosta, qualità rappresentate anche dal fiore rosso, segno della nascita di nuove idee o *** nuove opportunità***

TZADE’ צ CARTA N. 18
Incita ad iniziare qualcosa di nuovo.
Simboleggia l’alternativa, ***la nuova opportunità***
Il fiume dall’acqua limpida che noti come prima cosa nell’immagine rappresenta la visione del tuo vissuto, dei tuoi timori, avversioni, emozioni, esperienze che scorrono davanti a te, ti ***sfuggono*** e vorresti fermare o CALMAre per capire la trama della tua vita, arrivando magari a rivoluzionarla.
Può rappresentare quindi una sfida che stai affrontando in questo periodo e che fa accrescere in te il desiderio di ***ricerca***, un tipo di ricerca spirituale che senti di diffondere, di organizzare (dietro la curva del fiume qualcuno ti aspetta)

PHE’ פ CARTA N. 17
Phè letteralmente significa bocca e la sua energia porta l’attenzione sulla ***voce e sulla parola*** sul modo di comunicare, di esprimere e di interpretare.
E’ l’energia collegata ai cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto, tatto.
In questo caso la gentilezza che suscita in te l’immagine può essere riferita al tuo linguaggio delicato, che sa quando parlare e quando ***ascoltare*** creando così una comunicazione bilaterale, che si riflette principalmente nel linguaggio corporeo. Infatti, secondo te la donna nell’immagine in-segna qualcosa, cioè incide dei segni nella mente di qualcuno.
***La luminosità della scena*** che hai notato come prima cosa nell’immagine può significare il raggiungimento di un grado di consapevolezza ed equilibrio dopo tante avversità, oppure può indicarti la necessità di illuminare, di ***risvegliare***

Le tre lettere nell’ordine in cui le hai scelte מצפ significano “sentinella osservatorio”
Le due lettere צפ formano una radice che indica “diffondere, organizzare, educare, riunire”

Il compito della sentinella è quello di osservare, di vigilare su qualcosa, notte (l’immagine della carta n.18 tzadè) e giorno (l’immagine della carta n. 17 phè), per proteggerlo (mem).
Inoltre, deve essere in grado di percepire ogni minimo ***rumore*** e ogni ***parola*** anche se lontani. 
La sentinella, il cui atteggiamento sembra passivo, in realtà è sempre in tensione, perché non deve ***sfuggirle*** nulla, i suoi occhi ***ricercano*** continuamente; infine deve annunciare con tutta la sua ***voce*** quello che appare ***all’orizzonte*** ***risvegliando*** le persone.
E queste azioni richiedono soprattutto coraggio.

Mai come in questo momento la collettività non sa ascoltare, non accoglie le diversità, non condivide chi ricerca la spiritualità e l’alternativa.
Non vuole nemmeno vedere, preferisce stare sola nella polvere per comodità, ricevere istruzioni anziché ricercare insieme, considerando le alternative.
Probabilmente tutto ciò ti scoraggia profondamente e forse per questo hai scartato la mem carta n. 13.
Ma tu hai due mem dalla nascita che orientano verso il futuro e non te ne puoi liberare.

Il tuo difficile compito è:
educare al coraggio 
diffonderlo 
ed infine riunire 
con calma e gentilezza.