LO SPECCHIO DI BIANCANEVE
Le formule energetiche appartenenti alla sephirà di HESED sono fatte di luci ed ombre molto contrastanti, tanto sono devastanti quanto sono costruttive.
Un esempio lampante è l’energia dei giorni scorsi (vedi formula n. 28).
Tutti conosciamo la fiaba di Biancaneve, nella quale si distinguono una bella fanciulla simbolo di bontà, innocenza, amore, gratitudine, ottimismo e una matrigna malvagia, egoista, invidiosa, ossessionata dalla sua bellezza.
Un’altra figura rilevante è lo specchio parlante, al quale la matrigna rivolge sempre la stessa domanda:” Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?”
Le energie che agiscono dal 14 al 18 agosto
REYIY’EL
Yod Yod Resh
un’azione che ha l’enorme potenzialità di far scorrere qualsiasi energia più in alto che può (resh), fino a manifestarla nella sua massima espressione (doppia yod).
In questa formula non esiste noia, fatica, prostrazione, freddezza, ipocrisia, ma solo dinamiche ottimistiche, realistiche, incoraggianti, empatiche, lavorative e collaborative.
E’ una formula che non conosce tregua, sempre alla ricerca di nuove inquadrature, nuovi concetti, nuove teorie.
ReYiYel è una palestra dove regna una suggestiva scenografia fatta di specchi che ci consentono di osservare il nostro volto e ogni forma di caducità in modo oggettivo e imparziale.
E si sa, gli specchi fanno paura, tanto da trasformarsi in oggetti malvagi, soprattutto se in essi vediamo riflessi vergogna, sensi di colpa, vanità ed egoismo.
A questo punto è facile disdire l’abbonamento…ma Reyiyel, utilizzando tutta la sua DEDIZIONE, farà in modo che non avvenga il ritiro aiutandoci a superare la paura e l’orgoglio e invitandoci con garbo ad oltrepassare lo specchio per scoprire mondi che mai ci saremmo immaginati.
Reyeyel individua la sensibilità e scruta l’oltre, come uno specchio.
Specchio in ebraico si dice ראי reì
resh ר fluttuare
alepeh א verso un potenziale
yod י che percepisce
In questi giorni non usiamo lo specchio bramando alla nostra bellezza, come schiavi della vanità: rischieremmo di distruggere i nostri talenti, la nostra vista, e di farci risucchiare dalla solitudine.
se ben utilizzate
sono sinonimo di
DEDIZIONE,
un’azione che ha l’enorme potenzialità di far scorrere qualsiasi energia più in alto che può (resh), fino a manifestarla nella sua massima espressione (doppia yod).
In questa formula non esiste noia, fatica, prostrazione, freddezza, ipocrisia, ma solo dinamiche ottimistiche, realistiche, incoraggianti, empatiche, lavorative e collaborative.
E’ una formula che non conosce tregua, sempre alla ricerca di nuove inquadrature, nuovi concetti, nuove teorie.
ReYiYel è una palestra dove regna una suggestiva scenografia fatta di specchi che ci consentono di osservare il nostro volto e ogni forma di caducità in modo oggettivo e imparziale.
E si sa, gli specchi fanno paura, tanto da trasformarsi in oggetti malvagi, soprattutto se in essi vediamo riflessi vergogna, sensi di colpa, vanità ed egoismo.
A questo punto è facile disdire l’abbonamento…ma Reyiyel, utilizzando tutta la sua DEDIZIONE, farà in modo che non avvenga il ritiro aiutandoci a superare la paura e l’orgoglio e invitandoci con garbo ad oltrepassare lo specchio per scoprire mondi che mai ci saremmo immaginati.
Reyeyel individua la sensibilità e scruta l’oltre, come uno specchio.
Specchio in ebraico si dice ראי reì
resh ר fluttuare
alepeh א verso un potenziale
yod י che percepisce
In questi giorni non usiamo lo specchio bramando alla nostra bellezza, come schiavi della vanità: rischieremmo di distruggere i nostri talenti, la nostra vista, e di farci risucchiare dalla solitudine.
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