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venerdì 31 gennaio 2020

Eleganza felina (Formula 63)




31 Gennaio 2020

ELEGANZA FELINA
In questo articolo descrivo le caratteristiche comportamentali del gatto, in quanto evidenziano con maggiori enfasi il significato dell'energia che agisce sulla psiche umana da oggi
31 gennaio fino al 4 febbraio

ANAWE'EL

  

Affettuoso, riservato, disobbediente, domestico, intelligente, selvatico, indipendente.
Mentre leggiamo i suoi pensieri, lui legge i nostri. (nun נ)
E’ un dialogo fra spirito e materia. (nun נ)
La sua capacità di vedere benissimo anche al buio, ci insegna a vedere oltre le apparenze. (‘ain ע)
Preciso calcolatore (vav ו) gli basta un’occhiata per esaminare  
(‘ain ע) tutto ciò che è in movimento e percepire eventuali pericoli nascosti. (vav ו)
Il suo essere silenzioso ci esorta alla meditazione (nun נ)
Accarezzarlo ci rilassa mentalmente e fisicamente. E questo vale anche per lui.
Per gli antichi egizi il gatto era un animale sacro e Basted, la dea gatto, era dotata di poteri di guarigione. (nun נ)
E’ un felino vanitoso, elegante, astuto, simbolo della femminilità, a volte sfuggente o capricciosa, oppure sensibile e materna, (nun נ) e della libertà un po’ trasgressiva, un po’ anarchica. (‘ayn ע)
Un pensiero frequente è che il gatto sia egoista (‘ayn ע) e distaccato (vav ו), ma non è proprio così.
Possiamo dire che sa badare a sé stesso (nun נ) e si relaziona solo con chi vuole e quando vuole e ha la capacità di lottare quando occorre (vav ו )
È un animale consapevole, pratico e ingegnoso (nun נ )
I suoi movimenti flessuosi e disinvolti vanno dall’arrogante al tenero, dall’aristocratico al plebeo: ama il gioco degli opposti
(nun נ )
Capta ciò che c’è nell’aria, (‘ayn ע ) e serve poco perché scatti e ….magari combini qualche pasticcio…….
Il lato “negativo” del gatto, e di questa formula energetica, possono essere l’opportunismo, l’imprevedibilità e la tendenza a creare barriere emotive…

MA LA COSA PIÙ BELLA CHE CI INSEGNA

E’ LO SPIRITO DI LIBERTA’

E IL SAPERSI GODERE LA VITA!!!



lunedì 20 gennaio 2020

Colori e impressioni (Formula 61)


20 Gennaio 2020

 IMPRESSIONI E COLORI

dal 20 al 25 gennaio

WUMABE'EL

Nel  1860 nacque a Parigi un movimento pittorico chiamato "Impressionismo".
Gli impressionisti erano pittori stanchi delle regole imposte dalle accademie di belle arti dell’epoca, che in qualche modo frenavano la creatività ed insegnavano a dipingere una realtà artificiosa e statica.
Decisero quindi di infrangere queste regole e di dipingere a modo loro: all’aria aperta, dal vivo, con una tecnica diretta, per catturare meglio tutti i colori e le sfumature della natura e delle persone.
Gli impressionisti non dipingevano in modo oggettivo, ma soggettivo, cioè non applicavano filtri alle loro emozioni; catturavano l'attimo fuggente di ciò che vedevano
attribuendo molta importanza al movimento e al cambiamento della luce, che influiva sui colori e sulla loro percezione.
Gli impressionisti erano "un'associazione affine" di individui molto diversi caratterialmente, ma uniti da un solo desiderio : eliminare dai dipinti le rigorose prospettive, i soggetti storici, religiosi e politici , dipingere all'aria aperta in modo semplice, in assoluta libertà, ma sempre nel rispetto reciproco. 

Il precursore di questo movimento artistico fu 
            Edouard Manet, nato il 23 gennaio 1832.               

Impressione in ebraico si dice roshem רושם (resh-vav-shin-mem fnale) e la sua radice רשמ significa anche "disegnare" 
In questa parola si nascondono altre parole, per esempio, shem (shin+mem) che significa nome. 
C.G. Jung affermava: “ Il nome che si porta significa molto.....Il tuo nome è la tua essenza.
Un' impressione è quindi qualcosa che fluisce e innalza i nostri pensieri (resh), il nostro nome, la nostra essenza. 
Colore si dice  tzeva צבע (tzadè-beth-ayn). 
Le tre lettere costituiscono anche la radice di "cogliere, evidenziare"
Il colore è qualcosa che si dirige, e coglie, (tzadè) ciò che abbiamo dentro (beth) e lo risveglia (ayn)
Wumabe'el è una formula "impressionista" che sottolinea l'importanza di esprimere i propri pensieri e le personali impressioni all'esterno, senza freni inibitori. 
La vav iniziale, il gancio, sollecita alla formazione di comunità compatte che lavorino ed agiscano per il bene del prossimo, offrendo un insegnamento pubblico basato sull'espansione spirituale