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domenica 9 febbraio 2020

La potenza del desiderio (Formula 65)


9 Febbraio 2020

LA POTENZA DEL DESIDERIO 

Da oggi 9 febbraio fino al 21 marzo

ci avvolgeranno le energie presenti nella sephirah YESOD יסוד, collegata alla capacità di DESIDERARE.
In questa sephirah sono custodite le immagini della nostra mente, infatti Yesod contiene la parola "Sod סוד", che significa "segreto".
Le energie della sfera precedente HOD ci hanno incitato all’azione, al saperci dare valore,  provocando una risalita impetuosa.
Ci hanno suggerito diversi percorsi e la possibilità di sceglierli, intraprenderli e ottimizzarli.
L’ultima formula energetica presente in HOD, MeHiy’el מחי, termina con una yod, simbolo della praticità, dell’assunzione del comando e dell’avvio all’impresa che abbiamo scelto di compiere.
Anche YESOD inizia con una yod, accentuando così il mantenimento dell’azione costante, affinchè il nostro desiderio si realizzi.
La prima formula energetica presente in YESOD è


Damabyah

                             
Daleth ד significa porta, ingresso, colonna portante. La prima azione che ci consiglia di fare è di aprire una porta, ovvero di introdurci in una nuova terra.
Anche le due lettere successive Mem (מ ) + Beth (ב ) costituiscono la radice di entrata, ingresso.
Pare che non abbiamo scelta: è necessario aprire una porta, entrare in un altro luogo e auto-promuoverci senza indugio.
Le prime due lettere Dalet+Mem (דמ) DAM significano sangue, simbolo di vita per eccellenza e anche di sacrificio, fraternità, alleanza, di emozioni molto intense, a volte difficili da controllare.
Eh sì, queste energie appartengono ai leader un po’ “rabbiosi e passionali”, ma onesti e generosi, che si battono per una giusta causa, distruggendo ogni forma di schiavitù e restituendo la libertà.
Proprio come fece Abraham Lincoln nato il 12 febbraio 1809.




lunedì 20 gennaio 2020

Colori e impressioni (Formula 61)


20 Gennaio 2020

 IMPRESSIONI E COLORI

dal 20 al 25 gennaio

WUMABE'EL

Nel  1860 nacque a Parigi un movimento pittorico chiamato "Impressionismo".
Gli impressionisti erano pittori stanchi delle regole imposte dalle accademie di belle arti dell’epoca, che in qualche modo frenavano la creatività ed insegnavano a dipingere una realtà artificiosa e statica.
Decisero quindi di infrangere queste regole e di dipingere a modo loro: all’aria aperta, dal vivo, con una tecnica diretta, per catturare meglio tutti i colori e le sfumature della natura e delle persone.
Gli impressionisti non dipingevano in modo oggettivo, ma soggettivo, cioè non applicavano filtri alle loro emozioni; catturavano l'attimo fuggente di ciò che vedevano
attribuendo molta importanza al movimento e al cambiamento della luce, che influiva sui colori e sulla loro percezione.
Gli impressionisti erano "un'associazione affine" di individui molto diversi caratterialmente, ma uniti da un solo desiderio : eliminare dai dipinti le rigorose prospettive, i soggetti storici, religiosi e politici , dipingere all'aria aperta in modo semplice, in assoluta libertà, ma sempre nel rispetto reciproco. 

Il precursore di questo movimento artistico fu 
            Edouard Manet, nato il 23 gennaio 1832.               

Impressione in ebraico si dice roshem רושם (resh-vav-shin-mem fnale) e la sua radice רשמ significa anche "disegnare" 
In questa parola si nascondono altre parole, per esempio, shem (shin+mem) che significa nome. 
C.G. Jung affermava: “ Il nome che si porta significa molto.....Il tuo nome è la tua essenza.
Un' impressione è quindi qualcosa che fluisce e innalza i nostri pensieri (resh), il nostro nome, la nostra essenza. 
Colore si dice  tzeva צבע (tzadè-beth-ayn). 
Le tre lettere costituiscono anche la radice di "cogliere, evidenziare"
Il colore è qualcosa che si dirige, e coglie, (tzadè) ciò che abbiamo dentro (beth) e lo risveglia (ayn)
Wumabe'el è una formula "impressionista" che sottolinea l'importanza di esprimere i propri pensieri e le personali impressioni all'esterno, senza freni inibitori. 
La vav iniziale, il gancio, sollecita alla formazione di comunità compatte che lavorino ed agiscano per il bene del prossimo, offrendo un insegnamento pubblico basato sull'espansione spirituale