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martedì 22 dicembre 2020

"CANTO DI NATALE- A CHRISTMAS CAROL" (formula n. 55)


“CANTO DI NATALE”
A CHRISTMAS CAROL

La prime tre lettere della formula energetica dominante nei giorni
dal 23 al 27 dicembre
MEBAHI'YAH

le abbiamo già incontrate nel periodo dal 27 al 31 maggio, la differenza sta nel suffisso: 
a maggio "el אל ",  in questi giorni " yah יה". 
Mebahe'el di maggio, nella sfera di Chokmah rappresenta il concetto, Mebahi'yah è il concetto che trionfa.
Mebahi'yah
ci comunica che nel nuovo mondo in cui abbiamo deciso di dimorare nei giorni precedenti (Nytha’el) dobbiamo innanzitutto staccarci dai beni materiali.

Il 24 dicembre 1843 la CBS inglese diffonde per radio per la prima volta il "Canto di Natale" (A Christmas Carol) di Charles Dickens, con la voce narrante di Orson Wells.
Il libro fu pubblicato in edizione di lusso, con rilegatura rigida di velluto rosso a bordi dorati e con illustrazioni colorate ed innovative, e sebbene fosse in libreria da pochi giorni e avesse un costo elevato, ci fu il record di vendite: 6.000 copie.
Nel racconto, Dickens critica aspramente le classi sociali ricche, lo sfruttamento dei minori nelle fabbriche e affronta il tema sociale della povertà che lui stesso visse in prima persona.
Il protagonista, il ricco e avaro Ebenezer Scrooge, disprezza il Natale considerandolo una perdita di tempo perché nella sua vita ciò che conta prima di tutto è il denaro.
Durante la notte della vigilia però, riceve la visita di tre spiriti. 
Lo spirito del passato (mem) lo scuote facendogli rivivere i Natali durante i quali aveva rinunciato a tutti gli affetti, isolandosi per dedicarsi ai suoi profitti.
Lo spirito del presente (beth) gli mostra come la gente intorno a lui stia vivendo pienamente l’atmosfera di Festa.
Lo Spirito del Futuro (hè) gli fa vedere cosa succederà alla morte di un ricco signore, di cui non si sa il nome e che nessuno conosce. Nessuno lo visiterà, nessuno andrà al funerale, l’azienda e la casa saranno vendute.
Alla fine, gli mostra la lapide al cimitero con inciso il suo nome: Ezeber Sgrooge.
Dopo questa terribile esperienza, Scrooge è terrorizzato, e si rende conto di quanta straziante solitudine gli porteranno la sua aridità e brama di denaro.
Si accorge (hè) di quanto la sua interiorità/spiritualità (beth) sia gelida e la mattina di Natale si risveglia come una nuova persona (mem) imparando la gioia della condivisione, della gentilezza e la meraviglia del dare. 
Dickens mostra nella sua opera allegorica un viaggio a ritroso nella coscienza, da cui scaturisce una trasformazione e il recupero della socialità.
Canto in ebraico si dice shyr שיר, e il "Canto di Natale"     è paragonabile alla formula di questi giorni
                            Shin ש      un potente catalizzatore
                            Yod י        che accelera
                            Resh ר      la fuidità dell’ESSENZIALE

 

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