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martedì 4 febbraio 2020

Viaggio al centro della terra (Formula 64)


4 Febbraio 2020

VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA 

Il tunnel nel quale siamo scivolati, seguendo il Bianconiglio come Alice, e successivamente attivando le nostre “antenne” come il gatto, ci ha portato dopo tante peripezie nel cratere di un vulcano spento, a centinaia di chilometri sotto il livello del mare, dove si trova….

IL CENTRO DELLA TERRA.

Applicando logica e aritmetica (heth ח) siamo riusciti a tradurre il messaggio criptato che ci ha permesso di raggiungere la nostra profondità, il centro della nostra terra  (mem מ)
Da oggi 4 febbraio fino al 9 febbraio agirà sulla psiche umana la formula energetica
 

MEHIY'EL

Nel racconto “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne, nato l’8 febbraio 1828, il Professor Otto Lidenbrock, con il nipote Axel e la guida Hans Bjelke, iniziano la loro spericolata e affascinante esplorazione inoltrandosi nelle profondità del cratere del vulcano spento Sneffels, in Islanda. 
Il ritorno sulla Terra avverrà in un canale secondario del vulcano, per mezzo di un’impetuosa risalita, a bordo di una zattera sospinta dalla lava incandescente del vulcano Stromboli in eruzione.

Mehiy'el significa IMPETO, COLPO e “Viaggio al centro della terra” rispecchia questa formula progressista e un po’ irruenta, che ci aiuta ad avvicinarci ad un nuovo tracciato (mem מ) e ad agire con impeto (yod י) per necessità di evasione da una realtà per noi limitante e severa (heth ח) oppure come pretesto di esplorazione.
“Viaggio al centro della terra” è la metafora di un itinerario interiore che l’essere umano compie quando vuole liberarsi da qualcosa di veramente restrittivo.
Per questo è necessario avere grande cura nei dettagli, forte voglia 
di fare, di afferrare.
La formula energetica di questi giorni ci insegna che nel momento in cui l'uomo ha grande fiducia nelle sue capacità cognitive, può uscire da un contenitore che gli va stretto e allontanarsi da esso anche drasticamente.
In questi giorni sono nati molti scrittori, poeti e cantautori: Ugo
Foscolo, Giuseppe Ungaretti, Charles Dickens, John Grisham, Bob Marley.

...A volte bastano una penna e un foglio bianco 
per intraprendere un viaggio 
che oltrepassi i limiti geografici e mentali...


sabato 11 gennaio 2020

Ho un sogno (Formula 59)



11 Gennaio 2020


HO UN SOGNO 

Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne 
dello stato di New York. 
Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania. 
Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, 
imbiancate di neve. 
Risuoni la libertà dai dolci pendii della California. 
Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia. 
Ma non soltanto. 
Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee. 
Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. 
Da ogni pendice risuoni la libertà. 


Questa è la parte finale del discorso “I have a dream” tenuto da Martin Luther King il 28 agosto 1963 a Washington.
Martin Luther King nacque il 15 gennaio 1929 
Da oggi 11 gennaio fino al 16 gennaio l'energia "angelica" che ci avvolge e che influisce maggiormente sulle persone nate in questi giorni è
   HARAHE'EL      



Le prime due lettere, Hè ה + Resh ר (har) significano “MONTE”.
Il monte simboleggia la salita, la vetta da raggiungere.
La Heth finale ח significa vittoria, cioè il raggiungimento del proprio obiettivo, quindi possiamo associarlo alla vetta. 
La montagna rappresenta la SFIDA.
In modo più specifico, il termine הר (har) viene usato quando si vuole specificare un monte, per esempio Monte Everest, Monte Bianco, Monte Fuji.
E guarda caso, alla fine del famosissimo discorso “I have a dream”, M.L.King, per dare più enfasi ai concetti di libertà, giustizia, uguaglianza, forza, stabilità, elenca una serie di catene montuose degli Stati Uniti d’America.
Beh, questo è a dir poco straordinario!!
M.L.King era e faceva perfettamente il suo “angelo”!
Ma non finisce qui….
Leggendo al contrario la formula, si ottiene חרה (Heth – Resh – Hè) che significa adirarsi, irritarsi, essere sollecito, ma anche competere, SFIDARE, lottare.
M. L.King era sì adirato, ma per le ingiustizie che gli afro-americani subivano.
Il suo modo di comunicare, e i suoi pensieri incisivi, affilati, comprensibili e pronunciati con la massima spontaneità, catturavano magistralmente l’attenzione del popolo.
Lui voleva gridare al mondo intero quanto valore avessero tutti gli esseri umani, e quanto fossero stupide e inaccettabili le discriminazioni, le azioni e le rivoluzioni violente.
Tutto ciò gli costò molta fatica…. e molti arresti… e brutte esperienze, ma seppe tener duro e ottenere ciò che voleva veramente 
LA LIBERTA’, LA PACE, LA GIUSTIZIA.
Infatti, il 10 dicembre 1964 ricevette ad Oslo il premio Nobel per la pace, oltre ad una cospicua somma di denaro usata per finanziare la sua lotta, la sua sfida.
MA COS’È UN SOGNO?
Sogno in ebraico si dice חלמ (Chalom)
Analizziamo le lettere
Cheth     ח significa impegno,    vitalità.
Lamed    ל significa imparare,    insegnare.
Mem       מ significa profondità, crescere.
L’insieme dei significati di ogni lettera (e ne ho citati solamente alcuni!) può formare questi due concetti (e voi, allenando la vostra creatività, potreste svilupparne molti altri, apparentemente diversi ma uniti da un filo conduttore)
Impegnarsi ad imparare ciò che è nel nostro profondo.
oppure
Una forma di vitalità che insegna a crescere.