SFODERA LA TUA ANIMA
La mano di un uomo che impugna e sfoggia una spada, sulla cui lama è riflessa una luce, simboleggia la manifestazione di una vittoria, di una conquista.
Può essere anche il gesto, accompagnato da una concitata esclamazione, che l’uomo compie per dare il via ad un combattimento.
Vittoria raggiunta compiendo crudeltà, per sete di potere, oppure nobile ed eroico combattimento per ottenere giustizia e verità?
La spada è un simbolo di dualità, può offendere e anche difendere, e come usarla è una scelta che spetta solamente all’uomo.
Spiritualmente quest’arma riflette una potente energia utile a raggiungere i propri obiettivi, e sin dai tempi più remoti, per molte culture rappresenta il simbolo di congiunzione fra corpo e anima.
In ebraico “spada” si dice Cherev חרב
Il suono della het è un’acca aspirata molto dura, la resh seguente si pronuncia come una erre francese molto vibrante, la beth/b finale, che in questo caso si pronuncia “v”, addolcisce l’imperiosa fonetica iniziale che richiede un maggior sforzo nella pronuncia.
Cherev חרב
Het ח Lo sforzo fisico
Resh ר va incontro
Beth ב alla calma interiore
Ed ecco la congiunzione fra materia e spirito.
La formula energetica che ci avvolge dal 18 al 23 luglio,
HAHEWUYAH
inizia con la lettera heth, la stessa con cui comincia la parola Cherev/spada, e che come abbiamo visto è simbolo di sforzo, impegno, giustizia, verità e anche aggressività.
La seconda lettera, hè , rappresenta la vita, la coscienza, la nostra parte nascosta.
La vav finale, incontrata molte volte nelle formule angeliche, rappresenta la congiunzione, l’aggancio alle ultime due lettere,
YOD י ed ancora HE’ה, che evidenziano un’indole basata sull’ESSERE, sull’esprimersi, sul comunicare e indicare strade diverse.
Hahewayah è come una spada, sulla cui lama possiamo rifletterci, e che estraiamo dal fodero come se volessimo tirar fuori da noi stessi la parte più pura e dignitosa, pur sapendo che potremmo aprire una ferita dolorosa oppure una fessura di vitale importanza.
Infatti la forma della HE’ ה è una HETH ח che mostra un’apertura: che sia ferita o fessura potrà aiutarci a vederci e a vedere meglio.
Jung diceva che “la spada oltre ad essere simbolo della funzione ordinatrice della coscienza…. è la forza che trasforma l’infinitamente piccolo in infinitamente grande….”
Hahewayah è come una spada, sulla cui lama possiamo rifletterci, e che estraiamo dal fodero come se volessimo tirar fuori da noi stessi la parte più pura e dignitosa, pur sapendo che potremmo aprire una ferita dolorosa oppure una fessura di vitale importanza.
Infatti la forma della HE’ ה è una HETH ח che mostra un’apertura: che sia ferita o fessura potrà aiutarci a vederci e a vedere meglio.
Jung diceva che “la spada oltre ad essere simbolo della funzione ordinatrice della coscienza…. è la forza che trasforma l’infinitamente piccolo in infinitamente grande….”
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