LA NOIA... QUESTA SCONOSCIUTA
WAWUL'YAH
La formula energetica presente dal 23 al 28 ottobre “lavora” sui nodi da sciogliere, le due waw iniziali.Questi giorni sono utili per “slegare” le forze ostacolanti di qualsiasi natura e da cui siamo dipendenti.
Farà un po’male e non è detto che la slegatura possa appagare totalmente la nostra anima, ma ritengo sia un atto a noi dovuto, perché riguarda la nostra personale essenza.
E qui userò una parola spesso mal interpretata, mal usata e intesa come dolore o privazione di qualcosa: sacrificio, cioè compiere un’azione sacra che riguarda quindi solo noi stessi, legata alla ricerca della nostra parte incontaminata
Sacro in ebraico si dice qadósh קדוש e assomiglia un po’al francese “cadeau”, che significa regalo.
Ecco il sacrificio, l’azione sacra, consiste nel farci un regalo e la slegatura dei nodi ne è la rappresentazione.
La mia personale interpretazione di qadósh:
prendere coscienza, come se fosse
Dalet ד una porta che si apre e
Vav ו che si mette in relazione (o anche in forte antagonismo)
Shin ש con un nostro desiderio, un nostro ardore
Sacrificio in ebraico ha la stessa radice di shalom שלם, pace, ma anche di rivincita, retribuzione, indicando, oltre ad uno stato di serenità interiore e buona salute, una voglia di riaffermare e di ricompensare il nostro valore che è stato messo in dubbio.
C’è però un rischio, cioè che il tutto diventi bramosìa o sete di vendetta, oppure l’esatto contrario, adattamento e rassegnazione, entrambi atteggiamenti che trasformano una risorsa in una condanna o in una frustrazione crescente, il cui risultato è un groviglio e una vanificazione di progetti e relazioni.
La lamed finale è indice di studio, elevazione, inclinazione a non accettare il tradizionale modus vivendi, a sentire sempre ingiusti gli avvenimenti della propria epoca, ma soprattutto sentirsi spesso incompresi.
Una formula energetica molto simile la troviamo attiva nei giorni dal 22 al 27 giugno, dove la lamed si trova all’inizio e le due vav alla fine: Lawawuyah לוו, formula n. 19.
Sacro in ebraico si dice qadósh קדוש e assomiglia un po’al francese “cadeau”, che significa regalo.
Ecco il sacrificio, l’azione sacra, consiste nel farci un regalo e la slegatura dei nodi ne è la rappresentazione.
La mia personale interpretazione di qadósh:
קדוש
Qof ק trasferimento di qualcosa al nostro interno, una scure che lotta con un conflitto interiore, che viene spaccato ed inizia a prendere coscienza, come se fosse
Dalet ד una porta che si apre e
Vav ו che si mette in relazione (o anche in forte antagonismo)
Shin ש con un nostro desiderio, un nostro ardore
Sacrificio in ebraico ha la stessa radice di shalom שלם, pace, ma anche di rivincita, retribuzione, indicando, oltre ad uno stato di serenità interiore e buona salute, una voglia di riaffermare e di ricompensare il nostro valore che è stato messo in dubbio.
C’è però un rischio, cioè che il tutto diventi bramosìa o sete di vendetta, oppure l’esatto contrario, adattamento e rassegnazione, entrambi atteggiamenti che trasformano una risorsa in una condanna o in una frustrazione crescente, il cui risultato è un groviglio e una vanificazione di progetti e relazioni.
La lamed finale è indice di studio, elevazione, inclinazione a non accettare il tradizionale modus vivendi, a sentire sempre ingiusti gli avvenimenti della propria epoca, ma soprattutto sentirsi spesso incompresi.
Una formula energetica molto simile la troviamo attiva nei giorni dal 22 al 27 giugno, dove la lamed si trova all’inizio e le due vav alla fine: Lawawuyah לוו, formula n. 19.
I Wawulyah, appartenenti ai Malachiym, i corrieri/le Virtù, insieme ai Lawawuyah, gli Ophanim, le ruote/i Troni del mese di giugno, desiderano il riconoscimento delle proprie idee, non tollerano la mediocrità, vanno sempre di corsa, non conoscono noia, sono sempre occupati, perchè i molti problemi e nodi da sciogliere non danno loro la possibilità di preoccuparsi.