LA LIBERTA’
Cos’è la libertà?E’ difficile spiegarla, perché penso che vada oltre qualsiasi personale concetto.
Giorgio Gaber citava in una sua canzone "libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”
La formula energetica che agisce da oggi 25 aprile fino al 30 aprile e che contraddistingue gli individui nati in questi giorni è
KAHETH'EL
Kaf כ coinvolgimento emotivo
Hè ה comunicazione essenziale
Tav ת senso di comunità, evoluzione personale e sociale
Tav ת senso di comunità, evoluzione personale e sociale
Leggendo la formula da sinistra verso destra, ecco una mia interpretazione più "poetica" ma ugualmente logica.
Quando desideriamo, il nostro cuore è vivo, respira, perciò è LIBERO.
con la mia parte invisibile Hè ה
per raggiungere il tutto
Il desiderio Tav ת
è il respiro Hè ה
del cuore. Kaf כ
oppure
Faccio un patto Kaf כ con la mia parte invisibile Hè ה
per raggiungere il tutto
(o il nulla) Tav ת
La libertà può essere anche il nulla, uno stato astratto, oppure un luogo, non necessariamente buio o malvagio, in cui chiederci:
“Cosa rimane di inespresso dentro di me?”
La libertà può essere anche il nulla, uno stato astratto, oppure un luogo, non necessariamente buio o malvagio, in cui chiederci:
“Cosa rimane di inespresso dentro di me?”
Un luogo delimitato e privato in cui immaginare un’apertura che si affaccia sull’evoluzione.
Un luogo silenzioso a cui affidare la nostra vera natura, fatta anche di ansie e paure, da "tirare fuori" in tutta tranquillità.
LIBERTÀ in ebraico si dice Khofesh חפֶש Het-Phè-Shin
Nel mio “recinto” Het ח
uso tutti i miei sensi Phè פ
per conoscermi Shin ש
La sua ghematria appartiene anche alla parola SHACHAF/GABBIANO שחף, un volatile che zampetta, esplora, tocca, odora la terra, il cielo, il mare. (un altro anagramma di "libertà")
La sua natura è l'indipendenza e la libertà, con tutti i rischi che comportano.
Questo è il periodo migliore per scoprire e usare tutti i nostri cinque sensi: osservare, ascoltare, percepire, gustare, toccare, senza correre invano.
E gli individui nati in questi giorni, ne sono davvero capaci.
Un luogo silenzioso a cui affidare la nostra vera natura, fatta anche di ansie e paure, da "tirare fuori" in tutta tranquillità.
LIBERTÀ in ebraico si dice Khofesh חפֶש Het-Phè-Shin
Nel mio “recinto” Het ח
uso tutti i miei sensi Phè פ
per conoscermi Shin ש
La sua ghematria appartiene anche alla parola SHACHAF/GABBIANO שחף, un volatile che zampetta, esplora, tocca, odora la terra, il cielo, il mare. (un altro anagramma di "libertà")
La sua natura è l'indipendenza e la libertà, con tutti i rischi che comportano.
Questo è il periodo migliore per scoprire e usare tutti i nostri cinque sensi: osservare, ascoltare, percepire, gustare, toccare, senza correre invano.
E gli individui nati in questi giorni, ne sono davvero capaci.